Nella prima parte del midseason finale di The Blacklist con l’episodio dal titolo The Scimitar, il numero 22 sulla lista nera di Reddington. La Scimitarra è un tremendo sicario che vuole colpire un importante scienziato americano subito dopo l’assassino di un altro scienziato iraniano esperto di energia nucleare per mano dell’agente Samar Navabi, avvenuto durante una missione in Iran. Reddington chiama Navabi perché vuole parlare con lei, cosa stranissima dato che il criminale si rivolge sempre a Elizabeth Keen. Lui dice loro del potente agente iraniano detto la Scimitarra, che potrebbe essere il responsabile della morte del fratello di Samar. La Scimitarra sarebbe negli Stati Uniti per rapire degli scienziati americani, coinvolti nel programma per il raccolto di armi nucleari. Mentre la Task Force si organizza per rintracciarlo e catturarlo, Ressler deve prendere una decisione riguardo le pillole che sta prendendo – ovvero confessare tutto a Cooper.
Nel frattempo, l’agente Keen tiene ancora prigioniero Tom in un’isolata imbarcazione sul molo e tenta di raccogliere informazioni su Berlin all’insaputa di tutti. Seppur prigioniero, il presunto marito le ricorda che oggi sarebbe stato il loro anniversario di matrimonio. Più tardi, Liz si rivolge a Reddington quando non riesce da sola – Liz è mossa dal desiderio di vendetta perché Berlin ha ucciso l’agente Meera, era quasi vicino ad uccidere anche Cooper, e ha fatto entrare Tom nella sua vita. Quindi preferirebbe vederlo morto piuttosto che arrestato, per questo si rivolge a Reddington per avere una soluzione drastica. Raymond è però più furbo di lei e ha capito che Tom è la sua misteriosa fonte su Berlin, e ne deduce che lei non lo ha ucciso.
Quando la Task Force rintraccia uno scienziato in pericolo di vita, Ressler e Keen si gettano per salvarlo, ma vengono coinvolti in un incidente e si ritrovano in un letto di ospedale e in un posto che non conoscono. Liz finge di sentirsi male per allontanare l’infermiera e ne approfitta per sbirciare nella cartella clinica e scoprire che in realtà i due agenti sono stati allontanati da ogni possibilità di salvare lo scienziato che dovevano proteggere. Seppur ancora dolorante, riescono a fuggire dall’ospedale. Liz si mostra preoccupata per Ressler, che alla fine decide di liberarsi delle sue droghe senza dir nulla a Cooper.
Intanto, Reddington conduce l’agente del Mossad dallo Scimitarra, ma qui ascolta altre rivelazioni. L’uomo le dice che suo fratello in realtà faceva parte della sua stessa lega di serial killer. Non credendo alle sue parole, Samar lo uccide. Reddington continua ad avvinarsi a Zoe, la ragazza che lavoro al camion per il trasporto del cibo, e durante una conversazione le fa intendere che potrebbe conoscere suo padre. Senza rendersene conto, la ragazza viene drogata da lui e portata da Berlin. I due hanno un breve confronto in cui Reddington gli dice una volta per tutte di non aver ucciso sua figlia, mostrandole Zoe, che esce dalla sua auto aiutata da Dembe. “Non è mia figlia. E’ la tua.”
Nel midseason finale dal titolo The Decembrist (numero 12 nella lista nera), la scena si apre a quattro mesi fa e ci mostra come Liz finse di uccidere Tom, per poi portarlo da un dottore, farlo curare e nasconderlo al fine di ottenere, senza risultato, delle informazioni su Berlin e Reddington. La scena si sposta su questi ultimi due e Zoe – che a questo punto diventa Jennifer, il vero nome della figlia di Berlin. La ragazza rivela come un uomo chiamato The Decembrist sia il responsabile della sua scomparsa durante il bombardamento nel Kursk del 1991. Indagando, la Task Force scopre che la persona dietro The Decembrist all’epoca era Kiryl Morozov, ma non ottiene l’accesso per procedere alla sua cattura. Liz contatta Red che appare nervosa al telefono – ha appena saputo che Tom, in qualche modo, si è ribellato a chi lo teneva prigioniero e ha tentato la fuga.
L’azione si focalizza su Reddington e Berlin, com’era previsto, che vanno a Mosca per interrogare Morozov. Red vuole aiutare l’acerrimo nemico ad ottenere la sua vendetta, uccidendo il responsabile della scomparsa di sua figlia. I due lo trovano ma scoprono che The Decembrist è Alan Fitch, un ex KGB agente, attualmente un ufficiale russo. Red tenta un approccio più ‘amichevole’ con Fitch, che infine finisce per essere catturato dagli uomini di Berlin.
Rimasto senza aiuto, a Red non resta che recarsi alla Task Force e parlare chiaro e tondo con Liz. Le dice che sa di Tom: ha capito che lei non lo aveva ucciso, ma dato che entrambi stanno cercando Berlin, l’uomo è l’unico che può fornire loro informazioni. Liz rilascia Tom che riesce a contattare Berlin e scopre la posizione di Fitch. Ressler è contrario al modo di agire di Liz e le fa intendere che sta seguendo troppo spesso le sue emozioni, lasciando che i criminali agiscano secondo i loro piani – prima con Reddington, ora con Tom. Con la sola differenza che Liz non è innamorata di Red. Una squadra di recupero trova Fitch solo per vederlo attaccato ad un sistema esplosivo.
Reddington usa Jennifer come scusa per farsi dire da Berlin come disinnescarla. Capendo che la bomba non può essere fermata, Fitch dice al tecnico addetto al disinnesco di lasciar stare. Red viene per un ultimo saluto in cui viene a sapere di una cassaforte a San Pietroburgo e gli dà la combinazione, prima di vedere Fitch andare letteralmente a pezzi dentro la camera dove è rinchiuso. Strano modo hanno Red e Berlin di dirsi addio: si scolano una bottiglia di vodka a vicenda, ripensando ai vecchi tempi andati. Poi, Red spara a Berlin qualche colpo mortale, restando freddo.
Siamo alle scene finali. Red ha mandato qualcuno a ripulire le tracce di Tom sull’imbarcazione dove era rinchiuso, poi ha un ultimo confronto con Liz. L’agente Keen confessa le sue debolezze verso Tom e Red semplicemente le replica che quando si ama qualcuno si perde il senso del controllo. Poi l’abbraccia. Ho trovato la scena molto paternale e per nulla romantica. Forse sarò tra le poche convinte che Liz sia, se non ‘la’ almeno una delle figlie di Reddington. Infine, il nostro criminale facilita l’uscita di scena – per ora – di Tom, che saluta Red dicendogli che durante i suoi mesi in cui era prigioniero, non ha mai rivelato a Liz di loro due.
La midseason finale conclude la storyline di Berlin, a mio parere forse finita troppo presto, mentre apre nuove domande e nuove teorie, prima fra tutte: che connessione c’è tra Reddington e Tom? Rivedremo ancora Tom Keen? Ma soprattutto, scopriremo mai se Liz è davvero figlia di Red? Certo, ora che il mistero della figlia di Berlin è stato risolto, si apre una nuova spirale all’eterna domanda che accompagna lo show fin dal suo pilot.
The Blacklist si prende una lunga pausa, e tornerà a febbraio, con uno speciale nella notte del SuperBowl. A presto!